Come diventare fisioterapista di successo? La laurea è l’inizio di una meravigliosa carriera aperta tra opportunità lavorative e formazione post-laurea che aiuteranno a realizzare il tuo sogno.
Ma come scegliere la strada giusta? In questo articolo trovi 6 pratici consigli per non fare la fine di Lucignolo.
All'interno del post ti parlerò di
Requisiti minimi: laurea riconosciuta e professionalità
Per diventare fisioterapisti di successo bisogna essere innanzitutto fisioterapisti veri. La prima regola per essere professionali è: non imbrogliare i clienti.
Il fisioterapista è il professionista sanitario:
- in possesso del titolo di laurea in fisioterapia riconosciuto dal Ministero della Salute;
- che ha superato l’esame di abilitazione professionale;
- con regolare iscrizione all’albo delle Professioni Sanitarie Riabilitative.
La preparazione che riceverai durante i primi tre anni di università determinerà la base di partenza per il tuo successo. Quanto più sarà ristretto e fumoso quanto più ti troverai a investire risorse e tempo per colmare le lacune.
Per evitare pentimenti e garantirti una migliore retribuzione studia molto bene per superare il test d’ingresso per l’accesso al numero programmato di una delle Università italiane dove è disponibile il corso di laurea in fisioterapia.
Sebbene sia contestabile l’utilizzo del test a crocette per valutare le tue capacità, onestamente non è nulla in confronto a ciò che ti aspetta dopo in termini di studio e sacrificio.
Superare o fallire questo test ti darà un riscontro reale sulla tua idoneità alla carriera di fisioterapista (o sull’impegno che hai messo nel superare il test 🙂 )
Il corso di laurea in Italia si articola su tre anni e prevede l’acquisizione di 180 CFU (Crediti formativi Universitari) per il conseguimento della Laurea Classe L/SNT2.
Troverai numerosi percorsi alternativi offerti da istituti e università private italiane e straniere. Il mio suggerimento è quello di fare un bilancio di quello che intendi investire per ottenere un titolo, la retribuzione e il riconoscimento che intendi avere in futuro.
Se valuti un grosso investimento finanziario perché sogni una carriera all’estero considera di studiare all’estero in un’università riconosciuta nel paese in cui intendi lavorare:
- ogni università dell’unione europea ed extra-UE possiede dei requisiti e dei piani di studio differenti: requisiti di accesso (diploma di scuola superiore, punteggio pre-test, interview, test linguistico), frequenza delle lezioni, numero di ore e tipologia di tirocinio e di sessioni teoriche
- studiare fisioterapia all’estero costa di più, in alcuni casi il percorso è più lungo (4 anni), ma apre ad opportunità lavorative e retributive maggiori se sei disposto a trasferirti.
- il riconoscimento del titolo da parte del Ministero della Salute Italiano sarà necessario in ogni caso.
Laurea magistrale – Scienze riabilitative delle Professioni Sanitarie
Per svolgere un ruolo di coordinazione, manager sanitario o di ricercatore prendi in considerazione la prosecuzione degli studi con una laurea magistrale.
La durata di questo percorso è di 2 anni e dovrai superare un nuovo test di ingresso e sostenere una nuova tesi.
Nel caso la tua aspirazione sia diventare dipendente pubblico, attraverso il conseguimento della Laurea Magistrale LM/SNT2, otterrai un miglior punteggio per accedere a:
- concorsi pubblici come fisioterapista;
- borse di studio
- dottorati di ricerca
Master Universitari:
I master e i corsi di perfezionamento post-laurea sono delle straordinarie opportunità formative per specializzarsi nelle aree specifiche della riabilitazione.
- muscolo-scheletrica
- cardio-respiratoria
- neuromotoria-neurocognitiva
- pediatrica
- sportiva
La loro durata varia da un anno a tre (in Italia o all’estero se hai i requisiti idonei). Si accede solitamente attraverso un test nel caso sia a numero chiuso e la frequenza sarà obbligatoria.
Avrai la possibilità di assistere alle lezioni dei professionisti e docenti più preparati in uno specifico ambito della fisioterapia. Ognuno approfondirà nello specifico il suo argomento di maggior expertise.
Riceverai da loro il massimo livello di formazione disponibile dal punto di vista scientifico e la metodologia necessaria per continuare ad aggiornarti in autonomia con lo stesso standard.
Ti sarà richiesto per questo motivo di effettuare laboratori e periodi di tutoraggio clinico per tradurre nella pratica clinica ciò che hai appreso e infine discutere una tesi.
Potresti in questa occasione avere la tua prima possibilità di pubblicare un articolo su una rivista indicizzata e conseguire un numero di CFU variabile da 60-180.
Io ho iniziato un anno dopo la discussione della tesi…
Non tutti se la sentono di proseguire lo studio in modo così impegnativo. C’è chi ha bisogno di conquistare la propria autosufficienza e autonomia, chi non credeva fosse così seria la professione, chi non ne può più di studiare e preferisce consolidare quanto imparato.
Mi sono fatto un piccolo esame di coscienza e ho creato una lista di suggerimenti che possono esserti utili qualora fossi in questa situazione.
6 Consigli per capire la strada giusta
Fai un respiro profondo, conta fino a tre e stampati in mente questa frase:
il tuo è un lavoro basato su relazioni di aiuto che apre a infinite opportunità professionali e personali.
Non ti ha prescritto il dottore di diventare subito il top dei top.
Forse non lo diventerai mai, ma questi suggerimenti possono aiutarti a diventare un professionista realizzato, goderti la vita e risolvere i problemi dei tuoi clienti.
Il tempo per riflettere
Ognuno ha la sua idea in merito a quello che dovrebbe fare un neolaureato all’inizio della carriera, ma quello che nessuno ti dirà è che solo tu deciderai cosa ti piace.
Gli “altri” saranno sempre pronti a suggerirti cosa è importante per loro e nella peggiore delle ipotesi cosa ERA rilevante per loro anni fa in un contesto economico, di mercato e personale totalmente diverso dal tuo.
Il tempo che hai a disposizione al termine del tuo percorso di laurea è inestimabile: prenditi tutto il tempo necessario per riflettere su chi sei, chi vuoi diventare e su cosa vuoi fare della tua vita professionale.
Non sai da che parte iniziare?
Ho selezionato 6 semplici domande che mi accompagnano da anni ricordando a che punto sono del mio percorso e quali siano i pilastri delle mie decisioni.
Le mie risposte sono cambiate nel tempo e mi son sempre sforzato di rispondere onestamente: essere onesti con sé stessi è a mio avviso un passo fondamentale verso la realizzazione.
Vuoi sapere quale domande farti per capire il tuo livello di partenza, conoscere le tue priorità e sapere che direzione prendere?
Continua a leggere e a studiare
Essere fisioterapisti di successo significa continuare ad imparare. È essenziale!
Riguarda ogni settore, ma è imperativo in ambito scientifico. Essere aggiornati è un importante indice di crescita ed affidabilità nel lavoro in proprio come in quello alle dipendenze.
Non te l’aspettavi?
La scienza progredisce anche dopo la laurea, le esigenze delle persone mutano (devi saperle intercettare) e il mercato cambia a ritmi inarrestabili.
Frequentare corsi ECM è un obbligo professionale, ma esistono altre occasioni per perfezionare e rinvigorire la passione per il tuo lavoro.
Il primo e più economico modo per formarsi è leggere. Ho preparato una lista di quelli che ad oggi sono stati per me i migliori euro spesi della mia carriera.
Leggi anche I migliori libri per fisioterapisti
Non tutti hanno il tempo di farlo, soprattutto se si tratta di manuali e paper in inglese e poi, diciamoci la verità,
comprendere quanto sia traducibile in pratica non è semplice senza aver lavorato anni
Per questo ho iniziato a scrivere degli articoli che descrivono la complessità del mondo del dolore. Serviva a me in primis per ripassare nozioni indispensabili allo svolgimento del mio lavoro.
I giovani professionisti che si affacciano alla professione del fisioterapista hanno una fortuna enorme rispetto al passato: aggiornarsi e approfondire le proprie conoscenze anche in modo totalmente gratuito.
Esistono poi corsi per fisioterapisti e professioni sanitarie che occupano solo brevi week end e aiutano ad avere una panoramica più ampia sull’utilità di intraprendere in futuro lunghi e più costosi (ma approfonditi) percorsi formativi.
Mentore: trovalo il prima possibile
Avere un punto di riferimento con cui potersi confrontare e confidare è una soluzione ottimale per ogni professione sanitaria che si rispetti. Medici e psicologi lo fanno da tempo.
Ci sono varie considerazioni da fare a tal proposito.
Nelle discipline orientali esiste la controversa figura del maestro.
Il processo di apprendimento che usa il maestro è implicito ed esperienziale. In virtù della sua grande esperienza non insegna ricette per superare difficoltà, ma indica una possibile strada per accedere alla soluzione.
Il successo si basa sulla presunta conoscenza a tutto campo del maestro e sulle capacità e risorse messe in campo dal discepolo per giungere all’obiettivo prefissato.
Il mentore ha una valenza di supervisione e confronto professionale in una determinata area che può esaurirsi al raggiungimento di un obiettivo. Può essere un collega più esperto di te o che lavora e studia da più tempo.
- Non necessariamente è il più bravo.
- Non necessariamente conosce tutto di tutto.
- Ha una visione più ampia dell’intervento riabilitativo.
- Ha sviluppato skills trasversali.
- Sa indicarti gli strumenti attraverso cui risolvere i tuoi dubbi
- Può suggerirti “trucchi” che ha trovato utili
- Ti ascolta e ti fa ragionare da un punto diverso e neutro
Ho conosciuto colleghi di grande esperienza e grandi lavoratori dover sospendere la carriera professionale per il burn-out.
Esauriti per aver investito tempo e risorse eccessive alla professione senza pause e senza chiedere aiuto.
Non basta essere dei buoni fisioterapisti, è necessario trovare un buon equilibrio tra dimensione professionale e personale.
Da soli è complicato lavorare decine di ore, gestire pazienti e/o essere imprenditori, ragionare sulla letteratura scientifica, preoccuparsi dei propri risultati, correggere gli errori, rinforzare i punti di forza e lavorare sui punti critici della propria vita personale oltre che personale.
Può esserti utile conoscere il mio parere
o avere la mia supervisione?
Fare network
Conoscere colleghi competenti per un fisioterapista che aspira al successo è fondamentale sia per la crescita personale sia per lo sviluppo professionale, qualsiasi sia il suo ruolo.
Ti confesso che nella mia carriera ho frequentato molti corsi solo per il piacere di incontrare vecchi amici e colleghi con cui trovare confronto, magari davanti a un piatto speciale, una birra o un buon bicchiere di vino.
Ora è più facile grazie all’esistenza di internet e dei social network, ma la difficoltà di capire quali siano i colleghi con cui vale la pena confrontarsi è rimasta.
Certamente trovare quali siano quelli con gli stessi valori e modi di vedere aiuta a mantenere alto l’entusiasmo e lasciare aperte nuove opportunità di collaborazione.
Il mio consiglio spassionato è comunque quello di discutere qualche volta con persone che la pensano in modo differente.
Non ti sto dicendo di trollare ?, ma di evitare di cercare solo le conferme che vuoi trovare.
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Impara a dire di no
Facendo networking le opportunità lavorative e di crescita non tarderanno a presentarsi.
Inizialmente potrebbe trattarsi solo del tuo nome in un articolo di un giornale locale o la possibilità di scrivere un articolo di blog come questo oppure la collaborazione con un’attività locale affine alla tua (una palestra, un’associazione sportiva per fare degli esempi).
Supera la tua timidezza ed esci dalla tua confort zone
Essere fisioterapisti di successo significa anche essere riconosciuti e costruire la propria fama.
Questo significa dire no a proposte che ti portano via energie, soldi e tempo che non sei disposto a dare o concedi mal volentieri solo per un senso di colpa.
Puoi investire il tempo e i soldi che risparmi nella tua formazione o nella promozione della tua professione o del tuo brand se hai uno studio o un ambulatorio.
Io ho iniziato attraverso il mio sito: scrivere mi riusciva spontaneo.
Altri colleghi invece hanno iniziato a fare dei video, altri hanno organizzato incontri monotematici aperti al pubblico con enti locali (farmacie, comune, associazioni).
Sì, all’inizio avrai un po’ di vergogna, ma questo ti aiuterà in due modi: ti farai conoscere meglio da futuri clienti e allenerai doti comunicative e di public speaking indispensabili per il nostro lavoro.
Comunicare la passione per il tuo lavoro è il tuo miglior biglietto da visita anche se non hai uno studio o la terapia fisica ultimo modello.
Costruisci la tua identità: crea il tuo personal brand
Sì, lo so. Sembra una frase da markettaro. Il problema sai qual è? Le persone hanno bisogno di sapere chi sei prima di affidarti un bene prezioso come la loro salute.
Potresti essere il terapista più bravo della tua città o la professionista iper-specializzata, l’unico disponibile a trattare a domicilio o una malattia rara, ma devi saper spiegare
- chi sei
- che problemi risolvi
- come lo fai meglio di altri
Fare promozione personale non significa peccare di presunzione o essere esaltati, ma:
- non lasciare che le persone ti vedano come un numero;
- dimostrare di essere appassionati del proprio lavoro;
- dimostrare i tuoi valori raccontando come lavori;
- mettere la tua faccia dietro i risultati, positivi e negativi che siano
Al giorno d’oggi è semplice e gratuito farlo.
Attraverso il tuo profilo personale social puoi sottolineare il tuo valore e i tuoi lati positivi a partire dai commenti nei tuoi post o nei commenti che fai.
Attraverso la tua pagina Facebook e il tuo profilo Instagram puoi distribuire i tuoi consigli nel modo a te più congeniale: articoli, contenuti interessanti ed originali, video autoprodotti o infografiche accattivanti.
Il riscontro non sarà necessariamente diretto: i potenziali clienti inizieranno a conoscerti meglio.
Attraverso il profilo LinkedIn invece entri nella rete di professionisti affermati e puoi meglio comprendere quali competenze acquisire per mirare allo stesso livello.
Mi raccomando: inserisci solo contenuti che rispecchiano i tuoi valori e le tue capacità, mantenendo la tua autenticità e unicità.
Non cercare di dire o mostrare più di quello che sai: diventa un boomerang gigantesco dal quale non ti scanserai in tempo. Nel mondo social tutto rimane memorizzato e tutti ricordano cosa hai detto e come anche a distanza di tempo. Quindi prepara con cura la forma e il contenuto ?.
I miei puoi trovarli su:
In sintesi
Non esiste un percorso univoco e sicuro per diventare fisioterapisti di successo. Il requisito base è quello di laurearsi con un titolo conosciuto.
Il tuo percorso formativo e lavorativo potrà poi prendere strade diverse a seconda dei tuoi valori, obiettivi e scopi. Scegli il percorso più coerente ad essi. Fai sempre tempo a correggere il tiro.
Esistono opportunità economiche per trovare la tua strada: leggere libri e imparare a leggere paper scientifici è sicuramente il primo passo.
Iscriversi a community di colleghi competenti e che condividono i tuoi valori permetterà di farti un’idea migliore su quali siano le voci da ascoltare.
Alcuni corsi invece aiutano a comprendere l’importanza di intraprendere percorsi più lunghi, impegnativi e costosi (laurea magistrale, master, corsi di perfezionamento).
Un mentore è un canale preferenziale che può aiutarti a risolvere dubbi clinici e crescere come persona e professionista.
Il tuo successo e la tua fama dipenderanno dalle abilità che coltiverai nel comunicare il tuo reale valore e la passione per il tuo lavoro, in eventi pubblici e attraverso l’uso di internet e dei social network.
I guadagni e le soddisfazioni arriveranno col tempo. Non bruciare le tappe ?.
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Davvero utile. Grazie e complimenti!